La beauty routine di Bartolomeo Mereu, comproprietario di Merù la gioielleria cult delle milanesi. Vive e lavora a Milano, con soste a New York e Londra.
Bartolomeo, classe 1984, è sicuramente dotato di una grande creatività unita ad anni di pratica in un lavoro che richiede dedizione e pazienza. Riversa queste sue attitudini nelle creazioni che propone ai suoi clienti, che hanno eletto Merù, la gioielleria fondata nel 1960 dal padre Francesco un punto di riferimento nella città. Merù è infatti un’istituzione per le milanesi, perché ogni pezzo, che sia realizzato appositamente per il cliente o sia parte di una micro collezione, è una sorta di “unicum” irripetibile, curato nel dettaglio. Molto legato alla terra d’origine del padre, la Sardegna, tuttavia ama viaggiare e scoprire nuovi luoghi dai quali trarre ispirazione che sia essa materica, concettuale o formale. Da giovane, spinto da una grande passione, mantenuta tutt’oggi, ma in modo più amatoriale, si è dedicato all’attività pre pugilistica. Non rinuncerebbe mai al primo tè del mattino, retaggio della madre inglese.
Un succo detox o una tisana che ama bere. In uno dei miei viaggi in America, dove vado spesso, ho scoperto i juice bar, li sono una vera mania. A casa ho uno slow juicer che non centrifuga in quanto gira lentamente, in un minuto 25 giri, e il risultato si avvicina a una vera spremuta. Grazie allo slow jucier ko riscoperto il limone e zenzero. Mi piacciono anche té e tisane, la sera mi fermo spesso al Bar Jamaica, che è vicino al lavoro, per bere una tisana.
Il profumo preferito. Non sono per i profumi ma per la colonia, uso da sempre Eau Savage di Dior, piace a tutte le donne, perché ricorda loro il profumo del papà o del nonno, quindi é molto rassicurante.
L’essenza per la casa preferita. Dr. Vranjes al ginger e lime, ho iniziato ad usarlo nel negozio, prima, poi a casa.
Un rito prima di coricarsi. Bere tisane o mangiare frutta, perché altrimenti mi scatta la voglia di pasticciare con qualcosa di dolce. Da quando non bevo più alcolici mi si è acuita la voglia di zuccheri e dato che sono goloso cerco di controllarmi.
Segue una dieta? Dieta mediterranea. Per un periodo sono stato vegetariano-vegano (mia sorella é vegana) l’ho fatto in parte per un discorso morale, amo moltissimo gli animali e da piccolo avevo trasformato casa in una sorta di zoo, vuoi per una questione salutare. E’ stato un errore, almeno per quel che mi riguarda, dato che mi ha scombinato il metabolismo.
I prodotti beauty indispensabili. I saponi di Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, una crema dermatologica per la pelle che si screpola e uno shampoo rinforzante.
Cosa fa per mantenersi in forma? Per un lungo periodo, quando ho vissuto in America, praticavo ashtanga yoga, adesso ho ripreso a fare pugilato, una mia grande passione. Il pugilato mi è stato molto utile durante l’adolescenza per l’autostima e per plasmare il mio fisico. Ho fatto pugilato dai 15 ai 21 anni e mi piaceva davvero tanto poi ho smesso.
Come si rilassa? Mi rilasso con docce bollenti a fine giornata prima di andare a letto.
Quante volte si guarda allo specchio? Troppe.
Bagno o doccia? Doccia, ma rimpiango la vasca.
Un cibo che la fa stare bene. Profiteroles, perchè richiamano un mondo goliardico e una realtà italiana che non c’è più. Ormai é praticamente impossibile trovarli nei ristoranti e mi ricordano molto gli anni ’80.
Un vizio che si concede. Caramelle Haribo! Le adoro e divento matto per quelle schifezze gommose. So benissimo che fanno malissimo e sono piene di grassi animali e prodotti chimici. Per questo si chiamano vizi!
Una mania beauty. Lavarmi sempre i piedi prima di andare a letto. (Se non faccio la doccia ovviamente).
Nella sua beauty routine qual è il prodotto al quale non rinuncerebbe mai? Spruzzarmi ripetutamente di Floid che é un dopobarba old style, al mattino, ma spesso anche durante la giornata (conservo una boccetta nel laboratorio del negozio) mi rinvigorisce! Diciamo che mi piace crederci….
Cosa non manca mai nel suo frigorifero. Limone, aglio e verdure.
Gli indirizzi beauty preferiti nella sua città. I capelli da Spy Hair, solo con Renato. La barba da Matteo Palermo un barbiere vecchia scuola. Da quando ho iniziato a lavorare ho preso l’abitudine di farmi fare la barba con il panno caldo, come nella vecchia tradizione, che rispecchia anche la mia filosofia di lavoro. Per quello che riguarda la palestra prima di riprendere pugilato andavo allo Skorpyon.