Parliamo di profumo con Francesca Beghin delle Profumerie Beghin

Con i suoi cinque punti vendita la Profumeria Beghin a Padova, è una realtà molto nota ma sopratutto storica, dato che il primo punto vendita è stato aperto ben cinquant’anni fa. Abbiamo parlato con Francesca Beghin di profumi, quelli che amano i clienti delle profumerie e quelli che lei indossa e ama di più.

Che cos’è per lei il profumo?

È una sensazione. Sia che tu lo metta per te stesso o per farlo sentire agli altri è comunque una traccia che parla di te. È come aggiungere un’altra dimensione percettiva alla tua personalità.

Quali sono le domande che fanno più spesso i vostri clienti quando si parla di fragranze?

A parte costi e formati, arrivano già con delle idee abbastanza precise, le richieste sono abbastanza mirate.

Tra i vostri clienti sono più esigenti gli uomini o le donne?

Le donne sono la maggioranza della nostra clientela. Quindi in percentuale, le donne. Anche se devo dire che quando un uomo viene da solo a scegliere il profumo per sé, può essere davvero molto esigente.

Quali tra le note fiorite sono le più amate dalle vostre clienti?

Dipende dalla stagione. Con la stagione fredda si passa alla rosa, più o meno classica, oppure gelsomino, giglio o iris per chi ama le note più talcate. Con il caldo si va su Neroli, Ylang Ylang, Frangipane, mentre verso 

I clienti più giovani che tipo di approccio hanno con la profumeria artistica? Cosa chiedono?

Ci sono diverse tipologie di clienti che approcciano la profumeria artistica.

Quelli che si avvicinano alla fragranza o al marchio alla ricerca dell’esclusività data da una distribuzione molto selettiva, che quindi ricadono su un prodotto da un costo medio molto alto.

Altri invece, sono più coinvolti dalla filosofia e dal concetto che ha portato il naso sviluppare determinate fragranze. A questa ultima categoria non interessa il prezzo o l’appeal generale del nome, piuttosto sono alla ricerca di qualcosa che racconti una storia diversa.

Una new entry tra i brand di fragranze che vi sta dando molte soddisfazioni.

Ci sono state delle belle scoperte.

I vostri clienti richiedono brand di fragranze italiani?

Non necessariamente. Anzi, direi che raramente ne fanno una questione di bandiera.

Un profumo che più si avvicina, e rappresenta, la sua personalità.

Ne ho diversi. Io amo i classici, un po’ vintage.

L’inverno scorso ho messo Opium edp di YSL, Panthere di Cartier. Per l’estate prediligo Neroli Portofino di Tom Ford e Eau de Fleurs de Cedrat di Guerlain. Anche se in assoluto un profumo che amo, e di cui abuso, è un vecchio Guerlain, Champes Élysées EDP.

Che profumo indossa oggi? Puoi descrivercelo con 3 aggettivi?

Oggi ho Après l’Ondèe. È un profumo pensato nel 1906. Talcato ma non soffocante, aggraziato.

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