Taersìa: Gabriella Chieffo

Che profumo ha la passione bruciante? Quella consumata in pochi attimi, ma che non ha futuro? Lo chiediamo a Gabriella Chieffo che l’ha trasfigurata nel suo nuovo profumo: Taersìa

Ci parla del profumo? Qual é l’ispirazione dietro il profumo? Taersìa (tempesta, in dialetto salentino)  nasce dalla volontà di parlare dell’amore, di cui si scrive spesso banalizzandolo. Due sconosciuti si ritrovano per pochi minuti in riva al mare e in questo breve arco temporale si concentra un’intera storia. Tra i due nasce una passione incontrollabile, che li unisce per un breve attimo e destinata a lasciare un segno indelebile. Si sentono attraverso i loro corpi, il loro odore, c’è una accettazione incondizionata dell’amore, rinunciando ad ogni certezza.

Quanto tempo ci é voluto per arrivare dall’idea alla fragranza? Nove mesi. E’ stata la mia prova d’esame. Ho seguito un percorso di studio per diventare naso e ho creato il profumo in quell’occasione, poi ho perfezionato la formula e ho deciso di lanciarlo sul mercato.

Taersìa esordisce in modo irruento, con note di bergamotto e zenzero, per poi esplodere nel cuore di una tuberosa sensuale e selvaggia ma mai stucchevole, arricchita con note di caffé, mirra e incenso. Una volta consumata la passione rimane la tristezza legata alla separazione che Gabriella Chieffo trasfigura nel finale boisé e ricco di ambra bianca.

 

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