Alla scoperta della beauty routine dei gentlemen italiani: Antonio Mancinelli, Caporedattore di Marie Claire e autore di diversi libri di successo.
Romano, ma di base a Milano, Antonio Mancinelli è affascinante, colto, ironico, ma soprattutto giornalista e scrittore talentuoso. I suoi articoli sono apparsi su diversi magazine: Il Corriere della Sera, La Repubblica, Vogue Italia, Vanity Fair, Diario, Elle, Style e molti altri ancora. Caporedattore di Marie Claire, ha scritto e condotto diversi programmi radiofonici per Radio Tre. Non plus ultra periodicamente pubblica libri di successo, l’ultimo è “Finalmente Libere” con prefazione di Lella Costa edito da Sperling & Kupfer. Per lasciarsi incantare dal suo charme e dalla sua dialettica basta iscriversi a uno dei corsi o seminari, che tiene periodicamente, alla Domus Academy e al Politecnico di Milano oppure a Roma a La Sapienza e l’Accademia del Costume e Moda.
Un succo detox o una tisana che ami bere. Non essendo mai stato un grande amante delle tisane depurative o benefiche e preferendo un insano approccio “intox”, al caffè dopocena ogni tanto alterno il Lemon Ginger di Yogi Tea, ma solo perché è insanamente buono e non per tutte le proprietà benefiche ayurvediche che sostiene di avere.
Il tuo profumo preferito? Veramente sarebbe un segreto… Comunque: sono abbonato da 30 anni a L’Ombre Dans l’Eau di Diptyque, che è come me: malinconico, ma con speranzosi accenni fioriti. Talvolta lo “rinforzo” l’essenza di rosa di Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella o con pochissime gocce di Aoud Queen Rose di Montale.
La tua essenza per la casa preferita? Il corrispettivo del mio profumo personale: Baies, di Diptyque, bouquet di rose e ribes.
Un rito prima di coricarti. Accendere la candela Baies, mettermi a letto a leggere dopo essermi lavato i denti e infine sciacquato la bocca – fumo molto, quindi so che baciare un fumatore potrebbe essere una tortura – con il Rose Mouthwash di Floris.
I prodotti beauty indispensabili. So che nessuno mi crederà, ma sono un “Low Maintenance Guy”. La schiuma da barba alla rosa di Taylor, la crema idratante e “spegni fuoco” Ultra-facial Oil-Free Gel Cream di Kiehl’s, il talco alla rosa di Santa Maria Novella, una volta tanto uno scrub del viso di Aesop (Parsley Seed Cleansing Masque) e un deodorante non alcolico, come quello di Vichy. Ah, e siccome alla mia veneranda età ho tanti capelli, indispensabili di Ducray lo shampoo Anaphase e l’impacco per la chioma un po’ secca Nutricerat. Così il ciuffo resta morbido morbido.
Cosa fai per mantenerti in forma? Nulla. Preferisco allenare la mente più del corpo, finché il corpo regge. Scherzi a parte: cammino moltissimo, appena posso e sto per iniziare un corso di yoga.
Come ti rilassi? Rilassarsi? Cosa vuol dire? Ok. Metto su un disco di Bach, sciolgo nella vasca da bagno qualche goccia di essenza di rosa, mi immergo in una schiuma causata da un ingente quantità di Penhaligon’s Sartorial. E cerco di svuotare la mente dal pensiero di stare inquinando il pianeta.
Quante volte ti guardi allo specchio? Evito di guardarmi allo specchio. Quindi, normalmente, direi una sola, la mattina, dopo la doccia, giusto per sistemarmi i capelli. Due se devo uscire la sera. Amo osservare cose belle, quindi corro ai ripari.
Nella tua routine beauty qual è il prodotto al quale non rinunceresti mai? Già detto: sono un uomo a basso mantenimento. Quindi: il sapone grande e maneggevole al melograno di Santa Maria Novella, il dentifricio Rembrandt, un deodorante senza profumo, lamette ultra taglienti perché ho la pelle delicata, una crema molto idratante. Ah, e la mia spazzola per capelli Mason Pearson.
Indirizzi beauty: a Milano compro i profumi da Mazzolari, dove l’esperta Katia mi fa provare sempre nuove sensazioni olfattive. Alla nuova boutique Diptyque in via Brera, dove anche c’è il sempre ottimo Profumo in via Brera. Altra tappa, Pérfume by Calé in Corso Magenta. Mi concedo ogni tanto un massaggio alla Spa dell’Armani Hotel o da Iki Spa in Via Farini, o all’Accademia del Bell’Essere in via Mecenate. A Roma, tassativa una visita all’hammam Acqua Madre in via di Sant’Ambrogio, e un beauty treatment da Wonderfool. A Parigi resterei per ore dentro Jovoy, in Rue de Castiglione o all’ Atelier Création de Cinquiéme Sens, in rue de Monttessuy.