Alzi la mano chi non ha una “addiction”? Cioccolata, fumo, alcool, etc, tutti abbiamo una “dipendenza”. Ci voleva Olivier Cresp, il naso che ha creato Angel, per misurarsi con un tema che sfida il politically correct, e a cui ha dedicato una linea: Akro. Scoprite tutto nell’intervista esclusiva…
Una buona parte della popolazione femminile indossa ogni giorno, senza saperlo, una creazione di Oliver Cresp. E’ lui infatti il naso che ha creato Angel, fragranza iconica che ha inaugurato il filone dei profumi gourmand, e a cui continuano in tanti ancora ad ispirarsi. Dopo aver ideato profumi per le più grandi maison finalmente ha deciso di scendere in campo, e se all’epoca, con Angel, diede vita ad un profumo di rottura, oggi si misura con un tema spinoso: le “addiction”, con una linea, Akro, che sfida il politically correct. L’ho intervistato in esclusiva per scoprirne di più….
Prima memoria olfattiva. Sono nato e cresciuto a Grasse, la culla della profumeria. Il primo ricordo risale a quando avevo 4 o 5 anni ed é legato al giardino della mia famiglia. Ricordo non solo il profumo dei cespugli di gelsomini e rose, ma anche l’odore dei fiori d’arancio, quello dei fiori limoni e di pompelmo degli alberi che crescevano in giardino.
In un’intervista ha dichiarato che “Quasi tutte le sere, proprio come gli altri bambini potevano ascoltare una favola della buonanotte, la famiglia Cresp si riuniva per sentire l’odore delle materie prime per riconoscerle”. Qual è la cosa che più l’ha stimolato quando era bambino? Mio nonno comprava agrumi in Calabria: bergamotto, limoni, arance. Era anche specializzato in gelsomino, rosa, mimosa, garofano. Materie prime che poi vendeva alle case profumiere. Portava a casa campioni e ogni giorno quando ero piccolo, con mia sorella e mio fratello (anche loro oggi profumieri) avevamo l’abitudine e la fortuna di poter sentire non i profumi ma gli ingredienti. E’ stato naturale per me sviluppare molto il senso dell’olfatto, come per mia moglie, che é una designer di gioielli usare diversi nomi per definire una sfumatura di colore. E’ come praticare uno sport, ogni giorno é necessario allenarsi, per acquisre sempre più dimestichezza.
Nel 1992 ha creato un profumo che ha infranto ogni regola; Angel, e che ha portato alla creazione di una nuova famiglia olfattiva. Come spiega che la famiglia gourmand è ancora in cima a tutte le classifiche? Quando ho creato Angel non avevo idea di aprire un nuovo mercato e di influenzarlo. Oggi il 60% delle fragranze sono o dei fioriti o dei gourmand. Sia perché é il trend sia perché la passione per le note gourmand é legata ai ricordi d’infanzia, quel periodo della nostra vita quando ci sentivamo protetti dalla famiglia. Il mondo dei bambini é popolato di dolcetti e caramelle di ogni forma e tipo e le note gourmand rappresentano il legame con il mondo spensierato dell’infanzia.
Dopo aver creato i profumi per le più grandi maison di bellezza ha deciso di lanciare la sua linea di profumi. Perché proprio ora? Ero già pronto dieci anni fa ma non lo erano i miei figli, e per buttarmi in questa avventura avevo bisogno del loro aiuto. Sia mia figlia, designer e architetto, che mio figlio, profumiere, non erano interessati all’epoca. Due anni fa mia figlia Anaïs, architetto d’interni e designer, che per lavoro viveva a Londra mi chiamò e mi disse che avremmo dovuto creare il nostro brand, ma che avrebbe dovuto essere diverso da quelli già sul mercato, ormai un continuo di lanci. Al tempo lei viveva nel quartiere di Hackney a Londra e mi disse che aveva pensato a qualcosa di underground, rock, per chi ama la vita, e mi chiese se fosse possibile fare una linea di profumi legata alle addiction, per chi apprezza tutti i sensi. Inutile dire che la sua idea mi piacque moltissimo….
Cosa vuol dire Akro? Da quante fragranze è composta la linea? Akro in francese significa, “ne ho bisogno”, need it in inglese. Il nome quindi era perfetto per il nostro progetto. La linea é composta da cinque fragranze: cinque addiction. Profumi che sono figurativi non astratti. Partiamo da Awake, legato alla dipendenza del caffé, per questo profumo mi sono ispirato ad un caffé al cardamono che ho bevuto durante uno dei miei viaggi, e che all’epoca mi aveva molto colpito. Dentro c’è caffé Santos del Brasile, caffeina, cardamomo. Poi cè Malt, mi sono ispirato ad una distilleria di whisky che ho scoperto sulle Highland, all’odore del legno delle botti che risentono della salinità del mare. Ha note di whisky, pelle e anche un accordo salato. Poi c’è Smoke: tabacco, nicotina, fava tonka. Dark, che sta per dark chocolate, con cocco, cannella, agarwood in testa, che da una nota animale che ricorda il cioccolato amaro. Per Haze ho ricreato l’odore della cannabis, con dei legni, eucalipto, salvia sclarea, menta. Night è dedicato alla notte e al sesso, ha un’apertura romantica con rosa e muschio per poi lasciare spazio al lato animale grazie all’agarwood e al cumino che ha un odore pungente, che ricorda il sudore. La particolarità di Akro é che tutti hanno un’addiction, giovani e adulti, ma che i profumi si possono usare senza restrizione perché sono legali…
Quando arriverà nei negozi? I profumi di Akro verranno venduti inizialmente sul nostro sito e in un pop up shop in Parigi da fine mese. Poi in pochi e selezionati punti vendita in tutto il mondo, come successe per Angel inizialmente posizionato solo in 50 punti vendita, in cui il presidente di Mugler voleva essere però il best seller.
Tra i profumi della linea ha usato qualche nuova molecola esclusiva di Firmenich? Ne ho usate diverse. D’altronde la qualità delle materie prime é importantissima in un profumo e in Firmenich ho avuto a disposizione il meglio di ciò che esiste sul mercato. Ho usato uno speciale agarwood e anche una nuova molecola di cocco e un accordo di caffeina e nicotina molto interessanti.
Qual è la sua materia prima preferita? Il patchouli, in particolare quello indonesiano, che ha il potere di guidare una fragranza. L’ho usato in diversi profumi, sia maschili che femminili, da Angel a Gentlemen. Giorni fa un collega della divisione flavoured mi ha fatto provare del cioccolato amaro con patchouli. Aveva un gusto meraviglioso.
Oltre al mondo dei profumi, qual è la sua grande passione? La mia famiglia é la mia più grande passione, poi ne ho diverse tutte complementari: pescare, andare a funghi, giocare a scacchi e mi tengono tutte molto occupato.