Tutto nasce con una collezione di calzature sostenibili dal nome Carlotha Ray a base di gomma naturale, e tinta naturalmente utilizzando erbe officinali, fiori, e piante come ulivo, sansa, carciofo, peperone, melograno, mallo di mandorla, mallo di noce, oltre che terra e carbone vegetale. Ma anche da altri materiali organici come menta, guscio d’uovo e riso. Senza contare che gli scarti di produzione della gomma una volta schiacciati vengono riutilizzati in una nuova mescola per le prossime collezioni. Non ultimo le calzature sono composte anche da un bio-raso certificato ECOVERO e GOTS e da un lino di provenienza locale italiana.
Da poco Carlotha Ray ha lanciato una linea di fragranze vegan e sostenibile che contiene fino al 90% di ingredienti di origine naturale, e alcool organico. 5 fragranze, le prime 3 si ispirano a momenti della giornata della designer di Carlotha Ray, Mariela Schwarz Montiel, e possono essere indossati singolarmente, o sovrapposti durante i diversi momenti della giornata.
I primi 3 profumi lanciati sono più estivi. Mandarine & Maté Vert, molto fresca ed energizzante, una fragranza da risveglio, con agrumi e note verdi. Poire and Santal Blanc fresca e rilassante, da pomeriggio, con questo tocco succoso di pera, fiori come ylang-ylang, fiori bianchi, osmanto, e il sandalo vellutato e cremoso. Poi c’è Rose Blanche & Gardenia più da sera, più sensuale.
Il naso di tutte le fragranze, Jean-Michel Duriez, ha usato materie prime della nota casa essenziera Givadaun, in particolare della collezione Orpur®, ovvero la migliore qualità di materie prime naturali, le più pure e originali versioni delle materie prime, e sostenibili della gamma Givaudan.
La seconda collezione è più legata alle memorie di bambina della founder, Mariela Schwarz Montiel. La prima fragranza è ispirata all’odore della camera da letto della nonna, Carlotha, un mix di palosanto, di cui erano fatti i mobili, l’odore delle foglie di patchouli verde che la nonna metteva nei cassetti per proteggere gli abiti dalle tarme, e il profumo di un talco alla rosa. Tutti questi odori sono stati inseriti nel profumo che si chiama Palo Santo & Patchouli Vert. Il Palo Santo è stato ricostruito con del cedro che arriva dal Marocco, perché non esiste abbastanza palo santo nel mondo per essere usato in profumeria, non sarebbe sostenibile.
Myrrhe & Bois Brûlés è la memoria delle giornate invernali nel winter room della casa di Mariela Schwarz Montiel, nei boschi della campagna francese. Una stanza con una grandissima vetrata e con il camino sempre acceso, in cui nelle giornate d’inverno è bello guardare la neve che scende mentre dentro fa caldo e c’è l’odore di legna bruciata da cui il nome di Myrra Brulee. L’idea era di riprodurre in note olfattive il crepitio della legna che arde, del legno che brucia, e della resina. Mariela in inverno poi ama cucinare le torte di mele così Jean-Michel Duriez ha creato una fragranza che evocasse tutti quei ricordi, una fragranza rilassante e coccolosa, con note fruttate, e leggermente affumicate.
Fil rouge di tutte le fragranze è una nota di pelle ispirata alla pelle vegetale delle calzature di Carlotha Ray. Jean-Michel Duriez ha creato un’accordo “Cuir de Fleur”. una vegan leather. che ha introdotto in tutte le fragranze. Delicata, fresca, floreale ma che odora di pelle.