Maria Antonietta e il suo profumiere

La storia del geniale Jean-Louis Fargeon, profumiere personale della regina Maria Antonietta

Tutto nasce grazie ad un paio di guanti, un giovane ambizioso e una donna innamorata dei fiori e dei profumi. Il giovane ambizioso si chiamava Jean-Louis Fargeon, nato a Montpellier nel 1748, si trasferì presto a Parigi per ampliare le sue conoscenze sull’arte del profumo e tentare la fortuna. Giovane ed ambizioso decise di entrare nelle grazie della regina Maria Antonietta, la donna più potente di Francia, facendole recapitare a  un paio di guanti in morbido capretto profumati. All’epoca l’uso di guanti profumati, per le donne, e in generale l’uso di profumare ambienti e vesti era consuetudine tra l’aristocrazia, per proteggersi dai cattivi odori dovuti alla mancanza di igiene. Maria Antonietta, con i suoi bagni quotidiani in acqua aromatizzata al profumo di arancio, rappresentava una rara eccezione. Per rendere il suo regalo caro alla Regina, Fargeon mescolò le essenze notoriamente apprezzate dalla sovrana quali garofani rossi, giacinti, viole giunchiglie e muschio e creò una fragranza con cui impregnò dei soffici guanti di pelle di capretto trattati con una miscela di olio di mandorle dolci, cera bianca e acqua di rose. Un trattamento di bellezza rigenerante naturale al fine di proteggere e nutrire le regali mani durante le cavalcate. I guanti vennero poi recapitati sopra ad un letto di rose rosse.

L’astuto profumiere raggiunse il suo scopo  dato che Maria Antonietta fu conquistata da questo dono e ordinò molti altri guanti da aggiungere alle sue collezioni.  La sovrana chiese poi un profumo da aggiungere al suo bagno e Jean-Louis Fargeon preparò dei sacchetti profumati che comprendevano ingredienti quali mandorle dolci, pinoli, semi di lino, bulbi di giglio, palude radice di malva e altre piante aromatiche. Il successo dei sacchetti profumati fu tale che Maria Antonietta iniziò a commissionargli profumi e fragranze per lei, per i suoi bambini e per le sue stanze, dato che la regina francese era solita purificare l’aria negli appartamenti reali con aceti a cui era aggiunta essenza di lavanda e fiori d’arancio. Fargeon creò il famoso “Parfum de Trianon” un mix di viola, rosa, giunchiglia e tuberosa mescolato con ambra, opopanax o muschio o la semplice acqua da toletta “Fleur d’Oranger”. Durante la gravidanza di Maria Antonietta, Jean-Louis Fargeon creò fragranze ai profumi di limone, cannella, angelica, iris, legno di rosa, coriandolo e altre piante aromatiche per calmare e rilassare la sovrana. Dopo la nascita del suo primo figlio Jean-Louis Fargeon realizzò un mix profumato di oli per combattere la perdita improvvisa dei capelli della regina, ma anche ciprie e creme di bellezza create appositamente per sbiancare e mantenere candida la delicata carnagione,  fatte con essenze di rosa, mandorla, gelsomino, vaniglia e frangipane. Fargeon divenne un punto di riferimento per la sovrana e, inutile dirlo, la sua fortuna crebbe enormemente. Maria Antonietta non riuscì più a fare a meno dei suoi sacchettini profumati e delle sue fiale di profumo che portava ovunque tanto che, persino in piena Rivoluzione, nel 1791, alla vigilia della  partenza per la sfortunata fuga di Varennes,  fece un’ultima grossa ordinazione. Il profumiere uscì indenne dal periodo post rivoluzione e continuò ad esercitare il suo lavoro all’estero

Nel 2006 una la scrittrice francese, Elisabeth de Feydeau, dautrice del libro Jean Louis Fargeon perfumer de Marie Antoinette Ed Perrin, durante le ricerche per il suo libro studiò a fondo il formulario di Fargeon e sottopose al più grande “naso” francese Francis Kurkdjian le sue scoperte sui profumi dell’epoca e sulle fragranze usate dalla sovrana. Seguendo fedelmente una ricetta del XVIII secolo, e utilizzando ingredienti naturali al 100%,  Kurkdjian ricreò il profumo della sovrana. Un mix intensamente floreale fatto di rosa, iris, gelsomino tuberosa e fiori d’arancio, con un tocco di legno di cedro e sandalo e un soffio di ambra grigia e muschio. Il risultato di questo lavoro è stato il costosissimo e super esclusivo “Sillage de la Reine” venduto all’asta, anni orsono, per finanziare l’acquisto del necessaire da pic-nic di Maria Antonietta.

Per gli appassionati della storia di Maria Antonietta il profumo “Black Jade” di Lubin, storica maison francese di profumeria, fondata da un apprendista di Fargeon nel 1794, che ha preservato la formula di una fragranza commissionata dalla Regina Maria Antonietta in occasione della creazione dei  giardini  del Trianon. Il profumo che si racconta la sovrana portasse sempre con sé, custodendolo in un piccolo flacone di giada nera che lo proteggeva dalla luce del giorno, è stato rieditato per la gran gioia dei fan. Un tripudio di galbano, bergamotto e cardamomo annunciano con freschezza un cuore di gelsomino e rosa, arricchiti da incenso e cannella. Il fondo ambrato, rafforzato da sandalo indiano e parchouli, è reso più pregiato da vaniglia e fava tonka.

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