Michelangelo Liuni: Presidente Fenapro

Quali saranno le tendenze nel mondo della profumeria? Lo abbiamo chiesto al Presidente della Fenapro Michelangelo Liuni insieme a molto altro ancora…

Non tutti i consumatori finali sono a conoscenza della Fenapro ci racconta qualcosa a riguardo? La Fenapro, Federazione Nazionale Profumieri nasce oltre mezzo secolo fa per tutelare il settore della profumeria selettiva. Il nostro scopo è preservare l’unicità del canale e portare avanti le istanze sindacali degli associati. La Fenapro è una delle 20 federazioni più forti di Confcommercio.

Ci racconta di più del suo ruolo di Presidente di Fenapro? Sono stato eletto come Presidente di Fenapro in quanto rappresentate legale di una realtà di profumeria selettiva che compie 96 anni; La Profumeria Pepe a Bari. Il bello del mio lavoro e del nostro settore è la sua dinamicità. Operiamo sul mercato locale, con dei risvolti immediati con il consumatore finale, nello stesso tempo gestiamo dei rapporti di fornitura importanti con grandi multinazionali. Siamo il trade d’union tra l’industria internazionale e la distribuzione, e rappresentiamo e difendiamo gli interessi della categoria.  Ogni realtà è unica e c’è sempre da imparare anche perché il mercato è sempre in evoluzione.

A proposito di mercato in quest’ultimo anno ha riscontrato un cambiamento tra gli associati per quello che riguarda il tema dell’online, e l’utilizzo dei social come strumento per aumentare la propria audience? Come Presidente di Fenapro e Vicepresidente Europeo della federazione dei profumieri posso dire che dalle ricerche europee è emerso che il nostro settore è interessato marginalmente dalla multicanalità, rispetto ad altri. In base ad una ricerca di mercato fatta neanche un anno fa è emerso che il consumatore usa i social e internet principalmente per poter valutare il prezzo e fare un confronto,  ma quando si tratta di fare il primo acquisto o di ottenere la consulenza predilige ancora per il 90% il punto vendita fisico. Da diversi anni molti player si sono attrezzati nella parte digital, che nel nostro settore ha un grande potere di penetrazione per quello che riguarda la conoscenza dell’offerta, ma ancora un basso tasso di conversione rispetto ad altri settori. Per quello che riguarda l’esperienza d’acquisto il Covid ha amplificato il servizio a distanza. Durante il Covid hanno funzionato molto bene le vendite a domicilio, i consumatori chiamavano il punto vendita e si facevano consegnare i prodotti già conosciuti a domicilio. Oppure il cliente passava in macchina davanti al punto vendita e la consulente consegnava la merce ordinata. La mentalità del consumatore è cambiata nell’approccio all’acquisto, per quello che riguarda la dimensione logistica, e anche per quello che riguarda l’utilizzo delle consultazioni a distanza, via video call.

Come Fenapro monitorate le tendenze di mercato. Ci sono nuovi trend che stanno emergendo?  Come Fenapro ci serviamo di NPD, società che si occupa di ricerche di mercato. In questi ultimi periodi è emersa sicuramente una maggiore attenzione verso ciò che è sostenibile e green. La tendenza, in quest’ultimo anno dominato dal Covid, è stata quella di prendersi cura si sé, e quindi molta attenzione sui trattamenti viso e corpo. Il consumatore è sicuramente più attento al benessere che all’apparenza.

Durante questo anno c’è stato un profumo che ha indossato spesso perché la metteva di buon umore? In genere prediligo le fragranze legnose e agrumate, che tendono verso l’odore della pelle. Non uso mai una singola fragranza, ma ne spruzzo diverse durante il giorno.

Che profumo indossa oggi? Che emozioni le evoca? Le mie origini, benessere e unicità. Iniziare al mattino con il profumo preferito già da un tocco di ottimismo alla giornata.

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