Pitti Fragranze 2022: cosa c’è di nuovo

Foto: courtesy Pitti Fragranze

Si è da poco conclusa l’edizione numero 20 di Pitti Fragranze, tre giorni intensi, ricchi di eventi e incontri. Ho rivisto vecchi amici, scoperto nuovi brands, partecipato a conferenze super interessanti e provato tanti profumi, tantissimi.

Pitti Fragranze: quello che ho amato

Partiamo dalle conferenze e workshop che hanno animato i tre giorni di Pitti Fragranze. RAW by Mane è il mio appuntamento fisso di culto con gli approfondimenti sulle materie prime che la maison essenziera di fama mondiale tiene ormai da anni. Questa stagione protagonista assoluta la rosa, la regina dei fiori. E’ stato un viaggio olfattivo emozionante che si è concluso con la sorpresa di ricevere in dono una mini size di un profumo, creato appositamente per l’occasione, da Mathieu Nardin, profumiere, che ci ha accompagnato alla scoperta delle varie sfaccettature olfattive di questo fiore. Il profumo in questione si chiama Cuir De rose una combo cuoio rosa, super chic. Altro incontro interessantissimo quello con L’Osmothèque di Versailles, il primo e unico archivio storico sui profumi francesi che vanta una collezione di oltre 5.000 fragranze, 800 delle quali ormai introvabili, e conservate in teche con bottiglie oscurate. L’Osmothèque è l’unico ente autorizzato a usare ingredienti proibiti all’interno della profumeria per ricreare i profumi in versione originale e tramandare la loro storia ai posteri. E’ stato emozionante sentire capolavori discontinuati o profumi in produzione ma le cui formule sono cambiate, e riflettere, con nostalgia, su come sia cambiata la profumeria. La conferenza che ha visto ospite il neuroetologo svedese Bill Hansson, autore del libro L’arte di vivere annusando. Storie sorprendenti dal mondo dei profumi e degli odori, pubblicato da Aboca Edizioni, mi ha fatto venire voglia di comprare il suo libro e scriverci un articolo.

Pitti fragranze: nuovi brand italiani da tenere d’occhio

L’italiano medio è esterofilo, ama tutto ciò che arriva da altri paesi, come addetta ai lavori invece io tendo a prediligere i marchi italiani ed è un vero piacere per me aver scoperto Parfumèide, brand toscano, il cui naso e direttrice creativa, Alba Chiara De Vitis, ha un’entusiasmo contagioso, ma soprattutto un percorso professionale desueto; una laurea in matematica e un dottorato di ricerca in analisi dati, machine learning e AI presso l’isituto superiore INRIA in Francia. Le fragranze del brand mi hanno piacevolmente colpito, hanno tutte un côté sofisticato di fondo; dalla collezione dei marini a quella il cui fil rouge è il ginepro. Sempre toscano, Extra Virgo, il founder Alex Postiglione, un passato nella moda, e una passione per l’antropologia, ha esordito qualche stagione fa con una collezione d’incensi. A Pitti Fragranze ha presentato 5 profumi, anche nella versione olio, tra cui un bel cacao animalico, e un iris sporco che ricorda un bosco in autunno dopo la pioggia.

Pitti fragranze: le new entry stranieri 

Botanicae Expression arriva dalla Spagna ed è un brand di nicchia a prezzi democratici, 80 euro per 100 ml, fragranze piacione ed immediate per chi vuole approcciarsi alla nicchia senza spender cifre folli. Sempre dalla Spagna arriva Alguien, fragranze interessanti packaging con refill in varie dimensioni, per intenderci fino alla bottiglia maxi di un litro e mezzo, per fare scorta. Corps Volatilis ha un concept è interessante. 24 fragranze: 12 naturali e 12 sintetiche. 12 composte al 100% da materie prime naturali e altre 12 con molecole di sintesi al 100% da indossare singolarmente o in abbinamento. Il founder è Nicolas Chabot, colui che ha che ha (ri)lanciato Le Galion nel 2014 dopo diversi decenni di oblio, fondato Æther, brand di profumi 100% sintetici e Headspace. Altri  nuovi brand da tenere d’occhio, secondo i miei personali gusti, i francesi Sora Dora, (il cui nome inizialmente mi ha fatto sorridere, mi ha ricordato Sora Lella, la sorella di Aldo Fabrizi), poi gli armeni di Voskanian, gli scozzesi di Jorum Studio, fragranze naturali, per le prima volta presenti in una fiera italiana, e di cui troverete un articolo di approfondimento qui. Chiudiamo con con Waphyto brand di J-Beauty, skincare, bodycare, haircare e fragranze per la casa, dai packaging meravigliosamente minimal. Nel nostro paese ancora impazza la corean beauty che è ormai in declino nel resto del mondo, e noi arriviamo, come sempre, in ritardo sui nuovi trend.

Pitti fragranze: i nuovi lanci

Non volendo fare torto a nessuno, perché ho sentito tante fragranze e non vorrei dimenticare di citare qualcuno recando offesa, mi limiterò a parlare solo del cofanetto di Astier de Villate “L’Incroyable Decouverte De Senteurs Oubliées” dedicato  ai profumi storici, ricostruiti tramite l’aiuto di una antropologa e storica del profumo, Annick Le Guérer, e del naso Dominique Ropion, il tutto custodito in un confezione super chic che ricorda un libro. Le Dieu Bleu é la ricostruzione del Kyphi degli antichi egizi, Artaban il profumo utilizzato ai tempi dei romani e infine Les Nuits, la fragranza usata dalla scrittrice Geoge Sand, ricostruita partendo dalla boccetta originale.

Per chi volesse scoprire i brand presenti all’ultima Edizione di Pitti Fragranze 2022, basta registrarsi e accedere alla sezione del sito Pitti Connect dove per ogni marchio c’è un approfondimento.

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