Questionario olfattivo: Alba Chiara De Vitis, naso e direttrice creativa Parfumèide

Foto: Aldo Fallai

Ho scoperto Parfumèide, brand toscano, durante l’ultima di Pitti Fragranze. Le fragranze del brand mi hanno piacevolmente colpito, hanno tutte un côté sofisticato di fondo; dalla collezione dei marini a quella il cui fil rouge è il ginepro. Il naso e direttrice creativa, Alba Chiara De Vitis, ha un’entusiasmo contagioso, ma soprattutto un percorso professionale desueto; una laurea in matematica e un dottorato di ricerca in analisi dati, machine learning e AI presso l’isituto superiore INRIA in Francia. 

Primo ricordo olfattivo. Il ricordo dei gelsomini e delle giunchiglie nel giardino di mia nonna, e della crostata alle mele della domenica. Di sicuro non sarà stata la mia prima impronta olfattiva, ma nel tempo sono quelli divenuti più vivi.

Come nasce il tuo amore per le fragranze. Direi da sempre. L’amore per i profumi, dal mare ai fiori, è stato per me dominante da che io abbia memoria. Sin dalla primissima infanzia collezionavo fiori ed erbari, e amavo passeggiare nella natura immersa nei profumi. Da piccola sviluppai inoltre una strana fascinazione per i profumi di mia madre, molto intensi. Erano gli anni delle fragranze sensuali ed animali. La curiosità ha fatto il resto. La voglia di mettere insieme questa passione, con la chimica, la matermatica ed il côté scientifco, fuso con l’ispirazione artistica e la voglia di ricercare sempre accordi nuovi.

Che cos’è per te il profumo? Per me il profumo è comunicazione emotiva. E’ un modo per esprimere in forma immediata un concept, un pensiero, un’emozione, senza la mediazione di alcun linguaggio verbale o visivo.

Ci parli della vosta ultima creazione? La collezione NP, NonPraevalebunt, ed in particolare Sacred, rappresentano per me una milestone nel mio modus operandi. NP è la nuova collezione di profumi costruita intorno alle note del ginepro, in cui i profumi rappresentano un nuovo paradigma, e sono disegnati come chiave interpretativa del mondo intorno a noi .

La collezione nasce dalla fusione della ricerca storica, il mettere insieme il mio amore per la natura, con la tradizione antica toscana. L’uso del ginepro come talismano nella cultura medievale mi ha travolto, la riscoperta di una nota spesso non considerata tra le più nobili, che invece ha un fascino profondo. I sentori aromatici e speziati, uniti ad un undertone foreale, permettono di sperimentare accordi nuovi e inusitati.

Da qui la nascita di Sacred, dove il ginepro si fonde alla rosa damascena, sacrale e pura. Insieme alle note del fore di pomplemo, con una sfaccettatura sufurea oscura, che nella chiusa di muschio e indolo, porta la purezza foreale nel lato animale estremo. La fusione della sacralità dello spirito, con la natura umana oscura e viva.
Ho appositamente voluto l’estratto di assoulta di pomplemo, lavorato per noi in Italia a partire dalle zagare, per conferire una profondità inaspettata alla fragranza.

Ci potresti descrivere l’ultima creazione con tre aggettivi? Catartica, intensa, oscura.

Nella collezione qual è il profumo che ti rappresenta di più, e perche? Nella collezione Parfumèide penso che oggi la fragranza che mi rappresenta di più sia “Muskfos. Notturno. “, un profumo ispirato ai sentori della notte mediterranea. Sono un animale notturno, e per me la notte è magica. Lacrima è invece il profumo in cui mi riconosco di più, è la mia ricerca di un ricordo, il profumo degli alberi di fco sul limitare del mare d’estate, quando il sole riscalda la corteccia e le foglie, e la freschezza lattonica si fonde ai sentori di resine delle piante vicine. Un ricordo salvifco, per me. Il luogo intangibile il cui scappo quando voglio ritrovare me stessa. Nella collezione NonPraevalebunt, Plymouth. Oud, Mirto, Ginepro, Legno di cedro del Librano. Simbolismo estremo.

Qual è il vostro best seller? Lacrima è di sicuro il profumo più acquistato, tra gli accordi di nicchia inusuali. Tabac Cuir ed Encens Cuir, della collezione Parfumèiede-Acquaforte Florentiae, per l’intensità e le note cuoiate. Incensum, Crepuscolo e Scirocco sono i più amati tra i profumi marini.
A Rebours, una vaniglia indolica decadente e brillante, è il più amato tra i profumi orientali vanigliati.

Un odore senza cui non puoi vivere. Sarà banale, ma il profumo dei limoni. Ogni volta penso a Montale, ma per me è un sentore familiare a amato. Ed il profumo del mare, direi vitale per me.

Un odore che non ami. Non ci sono sentori che non mi fanno star bene, penso sempre a come modifcarli:) ma dovendo dire qualcosa di sicuro lo smog in città. Lo detesto!
In termini più prosaici, l’odore delle melissa.

Un odore di cibo che ami. Frutti di mare. Tra i dolci, la Tart tatin.

Un odore che ti fa tornare bambina. La crostata di mele. Il miele.

Di cosa odora la tua casa? In questo momento di mirto e ginerpo.

La Madeleine di Proust I Ricci di mare.

L’odore della tua città. Ognuna delle mie città per me ha il suo profumo del cuore: Il cuoio ed i sigari Toscani, per Firenze. Il caffè al latte di mandorla, per Lecce. I croissant la mattina nell’aria a Parigi. Il Pane caldo la sera fuori dalle boulangerie per Nizza.

Collezioni qualcosa? Essenze ed estratti naturali, ma sembrerò banale:) Libri rari. Ma penso in fondo di collezionare città e ricordi. Mi piace vivere in città diverse per periodi più o meno lunghi, e portarmi dietro le loro storie.

Rispondi