Questionario olfattivo: Federica Zavaglia founder Mad Parfum

Scopriamo insieme l’universo olfattivo di Federica Zavaglia founder di Mad Parfum brand italiano di fragranze di nicchia 

Primo ricordo olfattivo. Il gelsomino e l’odore della terra. Il giardino di casa era ricco di piante di gelsomino e da bambina amavo giocare fuori con la terra.

Come nasce il tuo amore per le fragranze? Quando sono andata a vivere in Canada mi mancava l’Italia e i suoi odori. Odori e profumi sono legati a ricordi che mi danno benessere e un senso di protezione. Per esempio Coco di Chanel lo indossava sempre mia madre e nonostante sia un profumo che amo non l’ho mai usato perché non voglio rovinare l’associazione con mia madre. Una cosa che faccio quando visito una città è quella di comprare un nuovo profumo così quando lo indosso mi ritornano in mente i ricordi dei momenti felici vissuti in quel posto, perché il profumo più di ogni altra cosa è legato ai ricordi.

Ci parli dell’ultima creazione?  L. E’ un profumo importante ispirato a mio nonno, l’uomo della mia vita. Una persona elegantissima, alto, bello, un uomo di altri tempi, con un grande amore per la sua terra, la Calabria. Ho scelto essenze come la zagara calabrese, molto più intensa della siciliana, che arriva da tenute calabresi sul Mar Jonio, poi il limoncello calabrese, un tipo di limone che cresce in Calabria, zafferano calabrese, e poi cuoio, ambra e patchouli.

Ci potresti descrivere l’ultima creazione anche con 3 aggettivi? Elegante, di carattere, forte ma anche dolce. 

Nella collezione qual è il profumo che ti rappresenta di più, e perché?  N. L’ho creato pensando all’arroganza di Ulisse quando acceca Polifemo e gli dice che il suo nome è Nessuno. Sono una persona molto generosa ma se mi fai un torto difficilmente dimentico. E’ una fragranza con note di rosa, legni, oud.

Qual è il vostro best seller? Sono 3: E, M, L.

Un odore senza cui non puoi vivere. Il limone. Al mattino bevo sempre una spremuta di limone che arriva dalla Calabria, il suo profumo mi da un senso di benessere, freschezza e pulito.

Un odore che non ami. L’odore dell’aeroporto perché mi ricorda quando da piccola dovevo lasciare l’Italia per rientrare in Canada e poi non amo i profumi artificiali.

Un odore di cibo che ami.  L’odore del sugo che prepara mia nonna, che cuoce lentamente per ore. L’odore dei pranzi della domenica.

Un odore che ti fa tornare bambina.  L’odore dell’acqua di rosa, mia nonna quando ero bambina mi lavava con l’acqua di rosa e poi il borotalco calabrisella, introvabile.

Di cosa odora la tua casa? Di incenso. Lo brucio spesso perché mi ricorda la chiesa,  non sono religiosa ma mi piace il silenzio e il senso di protezione che provo quando entro in una chiesa.

L’odore della tua città  Abito ai Castelli Romani, odore di bosco, muschio e alloro.

Collezioni qualcosa? Reliquie. Sono oggetti molto belli ma quello che mi ha spinto a collezionarle é perché donano un senso di sicurezza e forza a chi le possiede, e poi nel corso degli anni mi sono appassionata alla storia e al significato di questi oggetti.

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