Questionario Olfattivo: Claudia Scattolini, Fragrance Designer

Alla scoperta dell’ultima fragranza di Claudia Scattolini founder del brand di fragranze che porta il suo nome e prima italiana ad essere ammessa al percorso internazionale della celebre ISIPCA di Parigi fondata da Jean Jacques Guerlain, scuola di riferimento mondiale per la profumeria e la cosmesi.

Primo ricordo olfattivo. Così intenso, ricco, dolce e amarognolo insieme, dalle sfumature di cioccolato, leggermente affumicato, stimolante, ricorda delicatamente la nocciola e la vaniglia. Sempre caldo e familiare, regala un senso di “casa”. È il profumo del caffè, quello che al mattino ha sempre inondato la mia casa. Le mani di mia madre non potevano fare a meno di mettere sul fuoco la moka al mattino, e la magia cominciava.

Come nasce il tuo amore per le fragranze? È un amore innato, ma anche che è cresciuto con me. Ho sempre amato i cosmetici e ho sempre desiderato crearne su misura per la gente, perché ognuno avesse quello più adatto a sé. E quando ho passato gli esami per entrare alla scuola di Guerlain a Parigi e sono entrata nel mondo incantato dei profumi (che sono cosmetici), è stata davvero la fortuna di trovare la mia strada.

Che cos’è per te il profumo? Profumo è passione, sentimento, benessere, è qualcosa che può rappresentarci, che può parlare per noi ed è ancora più convincente di tante parole. Il profumo è un momento magico che mi fa stare bene: quando lo indosso, lo faccio per me, per vivere con armonia. Se desidero la freschezza scelgo una fragranza agrumata o marina, se invece voglio una coccola vado per la vaniglia, se è per una serata elegante preferisco l’ambra o ancora note più maschili come i legni, l’oud o le note incensate, e ancora se voglio sedurre amo la rosa, regina dei fiori.

Ci parli della vostra ultima creazione? L’ultima creazione è venuta davvero dal mio cuore. Io amo immensamente il profumo della rosa, mi fa stare bene, regala armonia ai miei snesi, ha il potere magico di entrarmi dentro e darmi equilibrio. Ho creato quindi l’Extrait de parfum Black Rose, una rosa fantastica, dal cuore nero di eleganza, con la forza maschile e la sensualità femminile. Una fluidità olfattiva gender free che vuole essere un’esperienza globale. Non esistono materie prime femminili o maschili. Ognuno di noi deve essere libero di scegliere l’emozione che un profumo può offrire.

BLACK ROSE è un profumo aristocratico, avvolto dal mistero grazie alle sue sfumature caratteriali. Possiede il garbo della Rosa di Damasco unito alla solidità di una composizione olfattiva davvero sui generis.

La rosa è da sempre considerata un fiore ricco di sfumature contraddittorie e di significati multipli. La Rosa di Damasco, protagonista di Black Rose è la regina delle Rose perché ha un profumo magico. La sua origine Mediorientale le conferisce una connotazione misteriosa che la rende particolarmente seduttiva. E’ estremamente ricca, profonda e lievemente floreale. Il suo particolare sottofondo ricorda le spezie e il legno con un sentore gradevole di miele. È il fiore più cantato dai poeti e nominato dagli antichi scrittori. La sua regalità la rende unica e ricercata. La composizione olfattiva di Black Rose esordisce con note di testa dove protagonista è l’aristocratico Bergamotto con la sua freschezza e il suo spirito frizzante. Si fluidifica sinuosa attraverso il cuore leggermente speziato di pepe di Sichuan, pungente e fresco e l’intensità del cardamomo. E poi arriva lei la Rosa di Damasco, una nobildonna raffinata ed al contempo audace che si accompagna al tocco verde delle foglie di Geranio.

L’epilogo è sorprendentemente teatrale con il fondo di Legni preziosi, Cuoio, Ambra Grigia, Incenso e Muschio Bianco. Innocenza e ribellione si amalgamano confondendosi attraverso i sentori caldi e legnosi di Patchouly e Vetiver e alla nota maschile forte del Cuoio. La sensualità dell’Ambra grigia e il tocco resinoso e mistico dell’Incenso esplodono intermittenti e pulsanti e la nuance balsamica dell’elemi illumina con il suo accento speziato e fresco. Il Muschio Bianco chiude il cerchio della perfezione rendendo tutto il bouquet trasparente, limpido luminoso e brillante. Armonizzando lo spartito olfattivo con le sue note cristalline. L’ensemble è una sinfonia che colpisce diretta senza via di scampo. Arriva al cuore attraverso il respiro e si espande carezzevole e flessuoso. Ho creato BLACK ROSE senza demarcazioni di sesso o genere. Perché questo è un profumo che non subisce definizioni o delimitazioni. Per lui o per lei BLACK ROSE è dedicato agli anticonformisti, amanti della seduzione e dal carattere emotivo estremista. Un profumo non è femminile o maschile, è di chi indossandolo è felice.

Ci potresti descrivere l’ultima creazione anche con 3 aggettivi? Profondo. Unisex. Rasserenante

Nella collezione qual è il profumo che ti rappresenta di più, e perché? Ogni fragranza della mia linea è una parte del mio cuore, viene da un pezzettino della mia vita. Wild fig per esempio è ispirato al “mio amico fico”, una pianta cresciuta sulle rive del lago di Garda che io amavo molto da bambina: ci facevamo compagnia tutti i giorni, io gli raccontavo i miei desideri, le paure, le gioie.. lui mi regalava dei frutti strepitosi. Quando cambiai casa, mi sembrò davvero di abbandonare il mio fico, che pian piano si piegò su sé stesso fino a lasciarsi morire. Ne fui davvero tanto rattristata e ancora oggi, pensandoci, ho le lacrime, ma mi resta il profumo lattiginoso delle foglie che mi sentivo sulle mani, il rassicurante odore del legno della corteccia e dei rami dove mi sedevo, e l’ho racchiuso in una bottiglia che posso risentire quando voglio tornare fanciulla seduta a chiacchierare col mio amico. Ovviamente Black rose è l’extrait de parfum che rappresenta più la Claudia adulta, che adora sentire la rosa sulla pelle mischiata al preziosissimo Oud, ai legni, al cuoio, ai fiori sensuali e tutte le altre note raffinate che le fanno vivere il presente come momento profondo e pieno di significato, perché crescendo la vita si riempie di significati e diventa sempre più densa.

Qual è il vostro best seller? Una delle fragranze della mia linea che piace di più è il Vanilla Extrait de parfum: un bouquet di vaniglia molto coccolo e reso trasparente da un raffinato accordo di muschio bianco che lo rende molto unisex per essere un orientale di questo genere. Sta benissimo indossato in layering proprio con il Wild fig di cui accentua la parte dolce del frutto, o con Amber per un connubio super sensuale.

Un odore senza cui non puoi vivere. L’odore della pelle di chi amo. Odore alla Francese: odore buono o odore cattivo dicono i Francesi, e in questo caso si tratta di odore buono. La pelle di mio marito e di mia figlia mi regala note familiari, di casa, di amore. Le riconoscerei tra mille.

Un odore che non ami. La plastica bruciata. È un odore che mi fa stare davvero male.

Un odore di cibo che ami. Il profumo aromatico del pesto alla genovese: verde, aromatico, regala sentore di clorofilla al mio naso, leggermente pungente di aglio, caldo di Parmigiano e pecorino, intenso e succoso di olio d’oliva. Non resisto!

Un odore che ti fa tornare bambino/a. Il vento sul lago ai Garda prima di una tempesta: l’aria si elettrizza, il cielo si fa di un colore grigio verde caratteristico, la luce farebbe pensare ad un giorno qualsiasi, ma chi ci vive sa cosa sta per succedere. Il vento aumenta sempre più, portando sentori verdi di alghe, di fresca acqua dolce, di aria quasi di montagna, abbraccia come per rassicurare ma in realtà spaventa. Potrebbe diventare tromba d’aria..non si sa mai.

Di cosa odora la tua casa? La zona giorno della mia casa sa di basilico e menta, perfetto come benvenuto perché aiuta a mantenere un atteggiamento positivo della vita. Il basilico calma gli umori ed è tonico per la mente, toglie tristezza, mentre la menta è un ottimo purificatore dell’ambiente contro le negatività e apre al dialogo. Per la zona notte invece ho scelto un accordo bergamotto e tè. Adoro il profumo aristocratico e pieno del bergamotto di Calabria, regala gioia, distensione e ottimismo, crea una atmosfera serena, induce uno stato d’animo disteso.

La Madeleine di Proust In autunno, passeggiando per le vie cittadine, si è spesso sorpresi da un profumo fiorito fruttato molto armonioso che arriva inaspettato da dietro al muro dei giardini o dai terrazzi. Si rimane davvero sorpresi di sentire un profumo tanto primaverile. Si tratta dell’Osmathus, un arbusto sempreverde che fiorisce in primavera ma ci regala lo stesso miracolo anche in autunno, quando le altre piante stanno perdendo le foglie e proprio non pensano lontanamente di fiorire. Proprio nel giardino di casa mia sul lago di Garda, c’è un osmathus che è diventato una vera e propria pianta, più alta della casa. Quando fiorisce, il profumo si diffonde per tutta la via e aprendo le finestre inonda la casa. Meraviglioso. Quando per caso mi arriva al naso questo profumo, specialmente in autunno, mi commuovo: mi catapulta in un baleno sul prato di casa a guardare il mio amatissimo lago abbracciando il mio cagnone.

L’odore della tua città. La mia cittadina di nascita è Peschiera del Garda, ho poi studiato a Verona, Ferrara, Padova, per approdare poi a Parigi dove ho vissuto nella zona verso Versailles e poi Milano i primi anni di lavoro e ora a Bassano del Grappa. L’odore della mia città è un mix di tutti gli odori che mi hanno accompagnata in queste tappe e che formulano un vero e proprio eau de parfum: le note di testa sono acquose, dirette, agrumate per celebrare il mio lago e il fiume Brenta che passa fresco sotto al famoso ponte di Palladio a Bassano. Un tuffo in un cuore fiorito per celebrare la città dell’amore, Verona, un tocco verde per Ferrara e la camminata sulle mura e una manciatina di spezie per Padova che accoglie a braccia aperte studenti di tutto il mondo. Versailles è note cuoio e legni preziosi, come i fasti della reggia, nel cui giardino andavo a passeggiare durante gli intervalli di scuola all’ISIPCA. E Milano? Un tocco di sofisticata Ambra grigia e dolce vaniglia.

Collezioni qualcosa? No. Non ho l’abitudine di collezionare oggetti, non sono molto legata alle cose, preferisco concentrarmi sui viaggi per conoscere il mondo di cui sono figlia e sui corsi, perché sono curiosa di qualsiasi cosa: sub, cucina, vegetable carving, Russo, sommelier… sono curiosissima e affamata di sapere.

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