Wikiparfum: il Google del profumo

I profumi sono di moda basta guardare sui social come TikTok per rendersi conto dell’interesse, dove l’ashtag #perfumetiktok ha l’impressionante numero di 6,8 B di contenuti. La novità sta nel fatto che i profumi interessano soprattutto i più giovani curiosi di scoprire, di imparare, e che sono così temerari da comprare fragranze in blind dopo averne sentito parlare gli influencer di riferimento. Una cosa impensabile fino a prima della pandemia per un articolo che, tradizione vuole, andrebbe sentito e provato in un punto vendita, al contrario dello skincare che può essere acquistato anche senza provarlo. Ma i tempi cambiano, così come le esigenze e il linguaggio. Se buona parte del pubblico che compra la nicchia è ancora affascinato dallo story telling, e ama recarsi in profumeria, i giovani si lasciano guidare più dalle emozioni che trasmettono gli influencer, quando parlano di una fragranza.

Giovani che apprezzeranno tantissimo WikiParfum, piattaforma digitale dedicata al mondo dei profumi, con un motore di ricerca guidato da un potente algoritmo che fornisce raccomandazioni sulle fragranze sfruttando il linguaggio e la vista. Un database di 1.400 fotografie di materie prime utilizzate in profumeria consente all’utente di “vedere” la fragranza. Più grande è l’immagine, più l’ingrediente è predominante. Oltre ai dati visivi WikiParfum fornisce informazioni chiave, come la famiglia olfattiva del profumo, i suoi ingredienti principali, il profumiere che lo ha creato e la fascia di prezzo. Per ogni fragranza poi presenta una selezione di fragranze con ingredienti simili.

Il sito Web (www.wikiparfum.com) disponibile in 7 lingue e una App, a prova di boomer, forniscono contenuti creati da professionisti del settore, profumieri e scienziati progettati per educare gli utenti a tutti i livelli. Senza considerare la possibilità di scoprire l’odore di 20.000 profumi di 900 marchi, e di sfogliare, confrontare e scegliere le fragranze da una libreria costantemente aggiornata. Ma WikiParfum viene anche incontro a chi ha voglia di espandere le proprie conoscenze, con la storia delle materie prime della profumeria o le biografie di noti profumieri e le creazioni distintive. Dietro questo lavoro enciclopedico l’azienda Puig, colosso che opera nel mondo delle fragranze e la cosmetica, che produce su licenza per molti brand famosi. Puig che è proprietaria di Carolina Herrera, Paco Rabanne, Jean Paul Gaultier, Byredo, Penhaligon’s, L’Artisan Parfumeur, etc. che sono presenti su WikiParfum insieme a tantissimi altri marchi che non fanno parte di Puig.

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