“Incipriarsi il naso” è un gesto semplice ma evocativo, un rituale che si ripete da secoli, senza perdere il suo fascino, grazie anche all’iconica cipria Poudre Libre di Caron…
Il suo profumo ci riporta all’infanzia: rievoca alla mente il bacio della nonna, l’odore dei bauli pieni di biancheria, i vestiti della mamma provati per gioco nei pomeriggi di pioggia, anche se parliamo di un emblema di seduzione e femminilità. La cipria infatti è da sempre considerato il più taumaturgico degli strumenti di bellezza, capace di donare in un sol tocco splendore al viso; illuminando la pelle e cancellando segni indesiderati. La sua origine è antichissima, tanto che se decidessimo di tarare la macchina del tempo puntando l’ago verso epoche remote ci imbatteremmo senza dubbio in una donna che si cosparge un velo di polvere miracolosa. Una buona cipria infatti può cambiare la resa durata del trucco; opacizzante e fissante: assorbe il sebo in eccesso, e previene l’effetto lucido, e poi fissa e asciuga il fondotinta evitando che si sposti per finire nelle piccole rughe sul viso. Senza contare che evita poi le sbavature.
Ci sono ciprie e ciprie; la Poudre Libre di Caron é la Ferrari delle categoria, prodotta da quasi un secolo con la stessa macchina e con la formula originale, segretissima, che l’ha resa famosa nel mondo. Così unica che La Poudre Libre di Caron é stata contrassegnata con il marchio EPV (Enterprise du Patrimoine Vivant) riconosciuto alle imprese francesi che vantano un heritage di artigianalità d’eccellenza. Due le tipologie di texture, delicato profumo di rosa bulgara, per la Poudre Libre Caron: per pelli normali e miste, che dona effetto coprente, e opacizza e fissa il makeup e Les Transparentes per pelli secche, dalla copertura modulabile.
La Poudre Libre di Caron é in vendita in selezionate profumerie la cui lista si può richiedere a Dispar, il distributore italiano.