La makeup artist di Madonna, Gina Brooke, ci parla di come Intraceuticals, azienda specializzata in trattamenti di skincare all’ossigeno, le abbia cambiato la vita.
di Vanessa Caputo
E’ cosa nota che a Hollywood le celebrities non si avvicinano ad un obiettivo se sul set, tra le amenities richieste, non compare Intraceuticals, il trattamento di skin care all’ossigeno che pare sia un’arma segreta per avere una pelle radiosa a prova di foto. L’inventore del prodigio, che ha moltissimi proseliti nel gotha di Hollywood, è l’australiano McMahon, nato, strana combinazione, nella stessa città in cui Helena Rubinstein iniziò i primi passi nel mondo del beauty. Ma più del proprietario e delle varie celebrities la vera pasionaria di Intraceuticals è Gina Brooke, makeup artist di fama nondiale, che da dodici anni si occupa personalmente del trucco di Madonna, tour compresi, reinventandone periodicamente il look. E’ stata proprio Gina Brooke che ha fatto conoscere Intraceuticals (brand noto per i trattamenti viso in cui viene usato l’ossigeno come sistema di veicolazione di sieri a base di acido ialuronico) a Madonna, e a tutte le celebrities sue clienti: Victoria e David Beckham, Gisele Baundchen, Miley Cyrus, Naomi Campbell, Katy Perry, e tante altre ancora, La passione di GiinaBrooke è tale che è stata ricompensata con il ruolo, che per anni ha bramato, di Global Ambassador del brand. L’abbiamo incontrata e intervistata in occasione della presentazione di: Intraceuticals Sculpt, nuova frontiera dei trattamenti per il corpo.
Lei è la makeup artist personale di Madonna da 13 anni ci racconta del suo esordio con la popstar? Quando Madonna mi scelse come makeup artist stava per partire in tour, io però non avevo esperienza onstage. Ricordo che il rimo giorno di tour ero nervosa, avevo tirato fuori, e messo in bella mostra, tutto quello che mi serviva ordinato perfettamente, e aperto tutte le luci possibili in camerino. Madonna arrivò squadrò il tutto e mi disse che lei mi aveva scelto perché le realizzassi il makeup non per fare il direttore delle luci e mi disse di stare tranquilla. Da allora sono sempre al suo fianco. E’ una vera perfezionista e lavorare al suo fianco è sorprendente. Prova di continuo quando è in tour, cosa che fanno in pochi, e ha una visione di insieme da far invidia.Prende in continuazione appunti su un quaderno e poi nelle riunioni con lo staff riesce a dirti se c’è una luce che è messa male o l’inquadratura non corretta. Non le sfugge nulla.
Come é nato il suo interesse per Intraceuticals? Tutto è iniziato nel 2003 quando sono stata chimata per lavorare ad una campagna pubblicitaria beauty, dovevo trattare i visi delle modelle, peccato però che quest’ultime avessero la pelle così disidratata che si notava anche in foto, nonostante avessi usato le creme più costose. Chiesi scusa al fotografo il quale mi disse di non preoccuparmi perché avrebbero ritoccato le foto con photoshop, come da prassi. Mi sembrava assurdo che non ci fosse un modo diverso di risolvere il problema, la bellezza per me inizia dalla pelle e su una bella pelle il makeup viene meglio. I giorni successivi mi misi in contatto con una mia amica che lavorava in una beauty SPA e le chiesi se esisteva una nuova teconologia che potesse aiutarmi e lei mi parlò di Intraceuticals. Essendo di New York sono scettica per natura per cui la prima cosa che feci é provare il trattamento, inizialmente solo su metà viso. Notai subito una differenza abissale sulla parte trattata, una volta completato il trattamento su tutto il viso e indossato il makeup tutti quelli che incontravo si complimentavano con me perché avevo un aspetto radioso.
Ci racconta meglio del trattamento? E’ un trattamento professionale che va fatto in SPA E’ una macchina specifica e calibrata che prende ossigeno dall’aria, lo concentra e lo veicola nel siero che viene applicato sulla pelle. L’ossigeno è sterile, non fa infezione e aiuta a veicolare il siero trattante (che è a base di acido ialuonico) negli strati più profondi della pelle. La durata del trattamento è di 35 minuti, da ripetere inizialmente una volta a settimana per 6 settimane. Poi c’è il mantenimento che va fatto con dei prodotti specifici a casa e poi con delle sedute di richiamo, una al mese, anche se, se si ha tempo e soldi se ne possono fare di più, in quanto non è un trattamento medico ma cosmetico. Madonna per esempio durante il tour fa un trattamento giornaliero.
A questo punto immagino che l’avrà fatta conoscere ai suoi clienti. Certo, ho cominciato a promuovere il trattamento come fosse mio, ed ero incapace di lavorare senza, la mia attrezzatura mi seguiva tra un set e l’altro ma vivevo con la paura che me la bloccassero alla dogana durante i miei numerosi viaggi di lavoro. La prima a cui feci il trattamento con Intraceuticals fu Madonna che ne fu entusiasta, e che ancora continua a usarlo, poi seguirono altre celebrities. La risposta, fin dall’inizio è stata incredibile, tenendo conto che io lavoro per persone molto esigenti che si aspettano un risultato immediato. Le celebrities come tutti hanno problemi di acne o pelle disidratata, e vivendo sempre sotto l’occhio di un obiettivo, sono ossessionate dall’imagine, perchè ci tengono ad essere perfette davanti alla telecamera o la macchina fotografica. Ecco perché hanno iniziato a richiedere il trattamento sui set fotografici, e i fotografi hanno iniziato a notare la differenza dato che usando Intraceuticals il budget per il foto ritocco, che viaggia nell’ordine dai 20.000 ai 60.000 $ per ogni servizio, si riduceva di oltre la metà in quanto non era più necessario intervenire pesantemente con photoshop. Sul set mi capitava spesso di fare i trattamenti a tutta la troupe, gratuitamente, perché tutti lo volevano provare, soprattutto i fotografi.
Immagino che il plauso dei clienti celebri l’abbia aiutata molto a essere preferita nel suo lavoro di MUA rispetto ad altre colleghe. Certamente, la mia carriera è decollata da quando uso Intraceuticals, perché la bella pelle e il makeup viaggiano in coppia. In più tutti i miei clienti famosi mi hanno aiutato per farmi prendere sul serio da Intraceuticals, perchè volevo collaborare con loro. Lavorando come esperta di beauty diversi colossi della bellezza mi hanno contattato, nel corso degli anni, per diventare beauty ambassador ma io sognavo di farlo per Intraceuticals, e grazie alle celebrities finalmente sono riuscita a contattare il Signor Mac Mahon.
Quali sono le novità di Intraceuticals? Due e molto importanti. La linea di skincare, per i trattamenti domiciliari, “Opulence“; dei sieri per pelli con problemi di iperpigmentazione e danni solari, nutrono, rassodano, idratano e illuminano la pelle. Si usano con una determinata sequenza da rispettare, la cosidetta stratificazione ialuronica, altrimenti si perdono gli effetti benefici. Poi è stata lanciata la nuova versione del trattamento per il corpo: Intraceuticals Sculpt, che combina l’esperienza rilassante e rigenerante del massaggio con un trattamento high tech di miglioramento dell’aspetto cutaneo, rassodamento, lifting e idratazione. Un dispositivo che richiesto cinque anni di ricerca, e che le celebrities da tempo chiedevano a gran voce. Il trattamento viene eseguito con dei manipoli di pietra che scaldano il siero e l’ossigeno, e lo atomizzano durante l’applicazione sul corpo. I sieri per i trattamenti hanno una serie di aromi naturali per un esperienza sensoriale. Ci sono poi una serie di prodotti specifici per il corpo; dallo Scrub Corpo al Gel per il Body Contouring e per la Cellulite fino al Daily Serum per il Corpo, passando per il siero lifting per seno e decolleté, i cui principi attivi sono estratti naturali di origine australiana certificati bio.
Ci racconta un annedoto legato ad Intraceuticals? Per anni il fotografo Nick Knight voleva che incontrassi Naomi Campbell, ma io ero intimorita perché nell’ambiente circolavano voci sul suo carattere non facile, e accampavo scuse, fino a quando un giorno la mia agente mi chiamò per dirmi che mi avevano presa per una campagna pubblicitaria in cui il fotografo era Nick e la modella Naomi. Arrivai sul set agitata, Nick ci presentò e disse a Naomi che era contentissimo che ci conoscessimo e che sicuramente lei si sarebbe trovata bene con me. Naomi mi squadò dalla testa ai piedi e disse: “Questo lo vedremo” a fine trattamento con Intraceuticals e a makeup appplicato lei si guardò allo specchio, non disse nulla ma mandò a chimare Nick, io ero sicura che mi licenziasse, invece disse: “Questa ragazza è fantastica, non ho mai avuto la pelle così”.
Da makeup artist qual è il suo brand preferito di makeup? Shu Uemura senza dubbio.