Sonia Constant: Perfume Questionnaire

Il mondo degli odori, in immagini, di Sonia Constant, Senior Perfumer di Givaudan

di Vanessa Caputo

 

Da bambina passava ore in giardino ad annusare i fiori, ma é stato solo a 16 anni che ha scoperto dell’esistenza dei nasi, e ha deciso che il suo futuro era creare profumi. Prima di frequentare la rinomata scuola di profumeria ISPICA di Versailles l’opportunità di uno stage presso Givaudan, storica e famosissima azienda che produce profumi e fragranze dal secolo scorso, accanto a Olivier Pescheux, diventato suo mentore.  Sonia, come Senior Perfumer di Givaudan, ha creato profumi per le più grandi maison: Tom Ford, Burberry, Lanvin, Salvatore Ferragamo, e anche per brand di fragranze artistiche, come Simone Cosac per cui ha firmato tutte le fragranze. Alla scoperta del mondo olfattivo di Sonia Constant…

Prima memoria legata al mondo dei profumi. Il profumo della mia insegnante di scuola materna che indossava Cristalle de Chanel, non ricordo il suo nome o il suo volto, ma solo il suo odore solo perché era molto particolare. Non sapevo che era Cristalle me ne sono resa conto quando avevo 15 anni.

Un odore di infanzia. Erba tagliata.

Primo profumo indossato. Trésor di Lancôme che rubavo a mia madre.

Odore preferito. L’odore dei miei figli.

Un odore di cibo che ama. Cardamomo, crema di castagne.

Un odore che odia. Quello della naftalina. Odio questo odore.

Se fosse un profumo? Féminité Du Bois di Serge Lutens.

Fiore preferito. Spider Lily quell’odore così diverso da dove cresce.

Materia prima preferita e perché le piace. Ambroxan perché  è come una foto in bianco e nero, cashmeran perché  è rock e moderno.

Un profumo che le sarebbe piaciuto aver inventato. Narciso Rodriguez for Her.

Qual è la cosa peggiore che ha annusato? L’odore della morte.

L’odore della sua casa. La scia lasciata dal profumo di mio marito Bleu Noir di Narciso Rodriguez (una mia creazione) insieme all’odore del mio pianoforte: un Bechstein C, che si affacciano all’ingresso.

Un odore non si può vivere senza. I miei figli e Bleu Noir di Narciso Rodriguez.

Cinque odori (a partire dalla sua infanzia) e gli eventi del passato che le riportano alla tua mente.

Casa di mia nonna: legni, l’odore di una vecchia casa e della salsa di mele fatta da mia nonna.

Il profumo di mia madre: Trésor di Lancôme e i mie 15 anni, il periodo in cui lo indossavo prendendolo in prestito.

Miss Dior, l’altro profumo di mia madre, un cipriato rosato, che mi segue nelle mie ultime creazioni: Trama e Trama Nera per Simone Cosac, così come per l’ultima fragranza creata sempre per Simone Cosac: Bianca.

Kulfi: l’odore di un dolce indiano, durante il mio viaggio in Rajasthan che ho usato in Tom Ford Noir Extreme e Tom Ford Noir Femme.

Gin tonic mi ricorda un party a cui ho partecipato con il mio migliore amico, che ho usato in Eau de Lacoste L.12.12 Yellow.

L’odore della sua città. Vivo a Parigi e non ha un buon odore per essere onesti.

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