Dopo la Paleo Diet arriva la Whole30, la nuova dieta che ha conquistato i social media e gli americani…
di Vanessa Caputo
La dieta del giorno che impazza su tutti i social media? Whole30. Fin dalla sua nascita la Whole30 è diventata il soggetto preferito degli scatti degli utenti di Instagram, che giornalmente documentano con cura certosina ciò che hanno mangiato e cucinato accompagnandolo con il relativo hashtag. In rete è un proliferare di forum, seminari, e workshop tutti dedicati ad aiutare e connettere le persone che seguono il regime della Whole30, sostenendosi a vicenda.
Ma cosa avrà mai di diverso questa Whole30 rispetto ad altre diete? Il programma mira in 30 giorni (questa la durata della dieta) a ripristinare il metabolismo e rimodellare il rapporto con il cibo. Ad una prima occhiata la Whole30 ricorda la dieta Paleo (pochi carboidrati, alto contenuto di proteine), di fatto per un mese si eliminano tutti gli alimenti che secondo Dallas e Melissa Hartwig, gli ideatori della dieta, producono infiammazione, e che sono responsabili del calo dei livelli di energia e di stress. Banditi quindi cereali, zucchero, latticini, alcool, e legumi. Sì a carne, noci, semi, frutti di mare, uova, verdure a profusione e frutta.
Il programma promette una lunga lista di potenziali benefici, come il miglioramento della composizione corporea, livelli di energia più elevati, una migliore qualità del sonno, miglioramento delle prestazioni atletiche, e una riduzione del desiderio di cibo, in particolare quando si tratta di zuccheri e carboidrati, ma soprattutto di eliminare i modelli malsani legati alle abitudini alimentari.
La cosa che però più contraddistingue la Whole30 é che basta un piccolo sgarro al regime dietetico, anche un solo goccio di latte nel caffé, che si é costretti a ricominciare la dieta dal primo giorno, poiché secondo gli ideatori basta anche una piccola quantità di uno qualsiasi degli alimenti vietati per rompere il ciclo di guarigione.